first neutral meeting/place
Come può un Individuo, oggi, dare utilità
al proprio Essere Etico e Pratico?
Le
comunità temporanee o transitorie, secondo B. Groys “radicali” rispetto alla
contemporaneità, non permettono realmente l’espressione del singolo. Infatti,
anche all’interno di situazioni collettive che si definiscono democratiche o
aperte al confronto, quanto è probabile sentire una voce “fuori dal coro”?
Perché
nasca una sensibilizzazione rispetto alla creazione di un dibattito aperto e
perché possa essere comunicata l’urgenza di un desiderio di conoscenza, è forse
utile considerare in quale modo entrare in contatto con il mondo privato di un
Individuo.
Lo
spazio vitale, parlando in termini prossemici, è la zona personale che ognuno
di noi ha e comprende anche idee, punti di vista, valori e personalità.
Tutto
ciò costituisce un insieme di aspetti che appartengono alla sfera privata, e
solitamente non sono mostrati in pubblico. Di conseguenza, quello che avviene
all’interno di un’area comune, condivisa con una comunità temporanea,
probabilmente non concerne i fattori sopraelencati, consiste piuttosto nella
messa in atto di un gioco di ruoli.
Da
queste considerazioni apparentemente retoriche ma intenzionate a trovare un
riscontro pratico, e dalla sensazione che i dibattiti spesso siano fini a loro
stessi, ifCC si propone come primo passo verso la creazione di un gruppo di
lavoro. La messa a punto di questo gruppo e delle sue finalità si definiranno
collettivamente sulla base della necessità di -imparare a costruire-, ovvero,
passare all’utilizzo di una visione a lungo termine.
Credendo
che la necessità di aggregarsi secondo una forma spontanea di partecipazione
possa nascere in primo luogo dalla forte motivazione di tanti singoli, quello
che viene qui ricercato è l’origine di tale spinta.
Per
facilitare i processi di comunicazione, sempre più difficoltosi nonostante
l’apparente crescita dei mezzi attraverso i quali esprimersi, tenersi in
contatto e confrontarsi, si è quindi ritenuto opportuno l’utilizzo di un Luogo
Neutrale.
L’idea
di creare/trovare un Luogo Neutrale (= luogo mentale e fisico, che faciliti un
incontro senza pregiudizi, tensioni e aspettative) è stata il motivo attraverso
cui concepire l’invito al ciclo di appuntamenti di Riss(e). Lo studio di Ermanno Cristini, un luogo fatto
di persone, si posiziona in una situazione mediale tra i crocevia e i margini
del sistema artistico lombardo e italiano.
L’arte
contemporanea, sempre più percepibile come un Luogo e Approccio Mentale, è un
luogo sempre meno accessibile e libero.
La
necessità di creare una comunità critica deriva da osservazioni sotto gli occhi
di tutti, ma paradossalmente ferme a quello che potrebbe essere lo stadio
iniziale di una consapevolizzazione profonda e collettiva.
TBS invita qualsiasi
interessato a partecipare al primo incontro per la formazione di una Comunità
Critica finalizzata alla creazione di un gruppo di lavoro.
Temporary
Black Space
È una realtà nata nel 2008 che agisce come
soggetto collettivo, artista e curatore funzionando attraverso network di
collaborazioni temporanee.
TBS ha basato la propria ricerca sull’idea
della relazione con il concetto di Luogo, inteso in termini di specificità
ambientali e coinvolgimento pubblico, sul lavoro collettivo e non-autoriale.
Considerandosi un sistema che vive di
urgenze, ha come finalità la presa di posizione nei confronti dei meccanismi e
delle sovrastrutture del quotidiano, tramite cui intendere l’arte, la cultura e
le relazioni sociali.
TBS è un progetto che vuole sottrarsi a
un’identificazione univoca, che ricerca e produce contesti pregnanti.
Il Desiderio di Lavorare fuori da “questa
Tradizione” permette la creazione di nuove Forme, meno conflittuali, dando la
possibilità di convogliare problematiche ed urgenze in una direzione utile alla
creazione di Sistemi Efficaci alla Sopravvivenza dell’individuo in ambito
Comunitario e di conseguenza più vicini al concetto di Essere Umano in
Divenire.
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