12.10.11

Wanderer


I sentieri si costruiscono viaggiando.
(Franz Kafka)

Non c’è etica senza riattribuzione del senso e non c’è senso senza ripensamento del valore del fare.
Riss(e) nasce così. Oggi la realtà è talmente cruda da non consentire perbenismi. Dunque un terreno di confronto fuori dai limiti.
E poi “Riss” in tedesco è “fessura”, “crepa”, “squarcio”;  e dalla crepa entra la luce.
È valicando i limiti che si può riattribuire un senso al fare e più nello specifico al fare artistico.
Non è cosa nuova, ma forse ora assume il valore di un’emergenza imprescindibile.

Valicare i limiti è varcare i confini: è l’attitudine del viandante. Senza mappa, senza meta, senza ritorno; perché l’unica meta è il ricominciare ad andare via.
Riss(e) ha questo spirito. È uno spazio fisico solo accidentalmente perché non può essere “qui”. Riss(e) vuole essere piuttosto un “dovunque”, un “altrove”; una sorta di piattaforma che si sposta trovando nell’erranza la propria dimensione etica.

Riss(e) non è un project-space perché non ha una linea curatoriale organica. Propone “mostre”, anche ma non soprattutto, e vuole misurarsi con un continuo “fuori registro” ; quella condizione che deriva dalla consapevolezza che, abbandonata la mappa, non resta che stupirsi degli incontri.
Riss(e) raccoglie una disposizione al dialogo che ha fatto nascere altri progetti, come ROAMING, L’OSPITE E L’INTRUSO, DIALOGOS; diversi tra loro ma accomunati da un bisogno di confronto, in una dimensione relazionale che attraversa la domanda sul “che fare? “  un po’ con lo spirito dell’interrogativo di Leonardo da Vinci: “la luna, come sta la luna?”.
Ermanno Cristini

(Riss(e) è nata con il contributo ideale e di discussione di diversipassanti”: Cesare Biratoni, Sergio Breviario, Alessandro Castiglioni, Giancarlo Norese, Vera Portatadino, Luca Scarabelli.

Oggi ha incrociato e sta incrociando altri “passanti”, tra cui: Marion Baruch, Antonio Barletta, Marco Belfiore, Francesco Bertocco, Lorenza Boisi, Antonio Catelani , Mario Casanova Salvioni, Viviana Checchia, Clement Project, Francesca Marianna Consonni, Mauro Cossu&Francesca Conchieri, Pier Giorgio De Pinto, Valerio Del Baglivo, Alessandro Di Pietro, Diana Dorizzi, Graziano Folata, Francesco Fossati, Simone Frangi, Daniele Geminiani, Cecilia Guida, Sabina Grasso, Patrick Gosatti, Silvia Hell, Cecilie Hjelvik Andersen, The Island, Erika La Rosa, Lucia Leuci, Corrado Levi, Chiara Luraghi, Luc Mattenberger, Andrea Magaraggia, Francesco Mattuzzi, Samuele Menin, Metamusa, Yari Miele, Concetta Modica, Rossella Moratto, Giovanni Morbin, Angelo Mosca, Alberto Mugnaini, Adreanne Oberson, Chiara Pergola, Cesare Pietroiusti, Marta Pierobon, Jean Marie Reynier, Rosamaria Rinaldi, Laura Santamaria, Lidia Sanvito, Noah Stolz, Marco Tagliafierro, Temporary Black Space, Federico Tosi, Virginia Zanetti.
In attesa dei prossimi.


Paths build themselves by travelling.
(Franz Kafka)

There is not ethics without re-attribution of the sense and there is not sense without re-thinking the value of making.
Riss(e) is born that way. Today reality is so harsh that it does not allow conformisms. Therefore, it is a territory of comparison beyond any limit.
And also “Riss” in German is “split”, “crack”, “gash”; and from the crack the light comes in.
It is crossing the limits that one can re-attribute a sense to making and, in particular, to artistic making.
This is not new, but maybe right now it has got the value of an emergency that can not be ignored.

Crossing the limits is like crossing the borders: it is the attitude of the wayfarer. Without map, without destination, without return; because the only destination is to begin again to leave. Riss(e) has that spirit. It is a physical space only accidentally, because it can not be “here”. Riss(e) wants rather be “everyhere”, “somewhere else”; a kind of platform that moves finding in the wandering its own ethical dimension.

Riss(e) is not a project-space because it does not have an organic curatorial line. It proposes “exhibitions”, also but not only, and it wants to have a confrontation with a continuous “…”; that condition that comes from the awareness that, left the map, there is nothing left to get amazed than the meetings.
Riss(e) is open to the dialogue, that has … other projects, such as ROAMING, L’OSPITE E L’INTRUSO, DIALOGOS; different from each other but with a shared need of confrontation, in a relational dimension that goes through the question about “what to do?”, with the spirit of the Leonardo da Vinci’s question: “the moon, how the moon is?”.
Ermanno Cristini      (translated by Cecilia Guida)

(Riss(e) is born with the ideal contribution and the discussion of various “passer-by”: Cesare Biratoni, Sergio Breviario, Alessandro Castiglioni, Giancarlo Norese, Vera Portatadino, Luca Scarabelli.

Today, at its beginning, it is crossing other ‘passer-by’, among them: Marion Baruch, Antonio Barletta, Marco Belfiore, Francesco Bertocco, Lorenza Boisi, Antonio Catelani , Mario Casanova Salvioni, Viviana Checchia, Clement Project, Francesca Marianna Consonni, Mauro Cossu&Francesca Conchieri, Pier Giorgio De Pinto, Valerio Del Baglivo, Alessandro Di Pietro, Diana Dorizzi, Graziano Folata, Francesco Fossati, Simone Frangi, Daniele Geminiani, Cecilia Guida, Sabina Grasso, Patrick Gosatti, Silvia Hell, Cecilie Hjelvik Andersen, The Island, Erika La Rosa, Lucia Leuci, Corrado Levi, Chiara Luraghi, Luc Mattenberger, Andrea Magaraggia, Francesco Mattuzzi, Samuele Menin, Metamusa, Yari Miele, Concetta Modica, Rossella Moratto, Giovanni Morbin, Angelo Mosca, Alberto Mugnaini, Adreanne Oberson, Chiara Pergola, Cesare Pietroiusti, Marta Pierobon, Jean Marie Reynier, Rosamaria Rinaldi, Laura Santamaria, Lidia Sanvito, Noah Stolz, Marco Tagliafierro, Temporary Black Space, Federico Tosi, Virginia Zanetti.
Waiting for next ones. )