2.7.12

HOMO MUNDUS MINOR. Una volontà degli altrove

Alec Lewis Pwerla, Collectif Indigène, Ermanno Cristini e The Clement Project
a cura di Jean Marie Reynier
1-15 Luglio 2012 


Una costante ricerca di confronto, ecco quello che può guidarci in questo fare processuale.
Questa esposizione, una collettiva di quattro artisti e curatori, presenta "solo" due quadri fisici, che diventano una stratificazione linguistica.  ​Alec Lewis Pwerla artista australiano offre alla visione dell'occidente un linguaggio composito di algebre e memorie, mentre il Collectif indigène (Andreanne Oberson & Jean-Marie Reynier, artisti franco-svizzeri) dona un insieme di anatomia e modificazione.
Il ruolo di Ermanno Cristini in questo caso non sarà solo quello di ospitante, ma (per riprendere le sue parole nel contesto di una recente esposizione comune) anche quello di testimone. Il dispositivo curatoriale è studiato rispetto al vuoto, un vuoto che Cristini sarà spinto a riempire nel corso dell'esposizione. Come nello studiolo di San Gerolamo il testimone e custode degli eventi tradurrà il linguaggio in linguaggio.

Dal titolo "homo mundus minor", l'esposizione si sposta dunque verso la necessità dell'umano di essere e inventare mondi più grandi di sè, e questo anche grazie ad una interazione di più corpi e incarichi. Una liquefazione degli intenti. 
Ringrazio particolarmente Ermanno di essersi ancora una volta prestato a questo esercizio, e il Clement Project di averci affidato uno dei pezzi più importanti della loro collezione. 

Distinti saluti

Jean Marie Reynier


Collectif Indigène
nato nel 2009 da Andreanne Oberson (CH) & Jean-Marie Reynier (F), artisti e curatori
http://www.collectif-indigene.ch


foto Adreanne Oberson
  foto Adreanne Oberson
 foto Adreanne Oberson
 foto Adreanne Oberson
 foto Adreanne Oberson

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