2 – 10 Marzo 2013
Inviti cartacei, poster, manifestini, cartoline, calendari
ecc. formano quell’universo di comunicazione di base che affianca le mostre, a
cavallo tra registro informativo e interpretativo.
Si tratta di "emblemi" che accompagnano le
opere, importanti per le invenzioni grafiche, per le sintesi, per la
"sceneggiatura", per le illustrazioni e le impaginazioni che molte
volte sono a cura degli artisti stessi, e importanti forse anche per il solo
rimando "nostalgico" che ci porta lì ancora in quel momento, giusto
con poche parole e la carta che sfugge...
Insomma, gli Ephemera
hanno un’immaginario e una creatività applicata che è da rivalutare e da
mettere sotto osservazione, soprattutto a distanza di tempo quando ormai si
sono completamente emancipati dalla “necessità di essere utili”. Ed è da
riconsiderare soprattutto quando, se ci si volge indietro, risulta tutta la
distanza del cambiamento che contraddistingue ora il modo di comunicare l’arte,
connotato da informazioni che principalmente viaggiano in rete con le e-mail.
Si può dire che nel presente gli Ephemera
sono sempre più “ephemera”, al punto che vivono, in forma immateriale, per
frazioni ridottissime di tempo.
Dunque in questo caso si tratta di un aprire i
cassetti senz’altra ambizione che non sia quella di guardarci dentro, a titolo
di prima occhiata per una futura più organica e ampia ricognizione.
E’ stato fissato un periodo temporale, gli ultimi
vent’anni, un tempo assolutamente arbitrario, dovuto unicamente al fatto che
l’idea di questa ricognizione si deve a Luca Scarabelli, che ha iniziato ad
occuparsi d’arte appunto agli inizi degli anni ’90. Alla base della mostra, una
collezione di Ephemera raccolti da Scarabelli,
a cui si sono integrati materiali provenienti da altri artisti, ognuno dei
quali ha aperto i propri cassetti e messo a disposizione i propri documenti.
Ci aspettiamo che allineando i materiali sui tavoli,
seppur fuori da un’archiviazione sistematica, possano svilupparsi nessi,
rimandi, suggestioni, rimbalzi, scarti, e in ultima analisi pensieri, che, dentro
il “profumo di carta”, possano dirci qualche cosa di più circa gli orizzonti
poetici.
Ephemera, 2013
Ephemera, 2013
Ephemera, 2013
Ephemera, 2013
Ephemera, 2013
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