5 Aprile - 4 Maggio 2014
tutti i giorni su appuntamento al 335 8051151
Questa
mostra è la prima che faccio qui a riss(e),
ovvero a casa mia, ed è dedicata al respiro. Si tratta di una questione che mi
sta occupando da oltre un anno e che ha preso l’avvio in occasione di una
mostra a CASABIANCA a Bologna, è rimbalzata in forme diverse prima a PLATFORMA,
il project-space del MNAC di Bucharest, poi in Fessure al MIDEC di Laveno, più di recente entro Dialogos Parte II al CACT-MACT di
Bellinzona e da ultimo nella tappa Roaming.
Riposizionamenti, presso l’Ex Archivio di Harald Szeemann a Maggia. Nel
frattempo, “respirando”, sono nati una serie di altri lavori, ancora principalmente
inediti e che vengono presentati qui, tutti insieme per la prima volta, forse a
fare il punto. Presentati qui perché lo spirito di riss(e) è proprio quello di una piattaforma sperimentale, una parte
dello studio-atelier, dove anche “testare” i lavori prima di una mostra “vera e
propria”. Non
so bene perché sia iniziato questo interesse per il respiro ma accade sempre
così “che non si sa mai bene perché”. Certamente è una ulteriore conferma del mio
bisogno di attenzione per l’infinitamente piccolo e per l’evanescente, nella
consapevolezza del fatto che lì stia l’”essenza”. Non è un caso che dal pneuma dei greci allo spirito del cristianesimo il respiro sia
un centro al punto di identificarsi con la vita stessa. E non è un caso che
nella cultura orientale, secondo il Sutra Anapanasati per esempio, in una visione
che non distingue tra mente e e corpo, la consapevolezza del corpo passa
proprio attraverso la messa in atto del principio stesso della respirazione,
l’atto di inspirare ed espirare.
Ho invitato Patrizia Giambi a realizzare questa mostra con me perché Patrizia ha fatto un’articolato lavoro sul respiro una decina d’anni fa: 83 sospiri per una mostra, presentato a Palazzo Albiroli a Bologna e anticipato un anno prima, in altre modalità, a Lubiana e a Nizza. A riss(e) vengono presentati 9 elementi risalenti all’installazione originale del 2002 che invece si componeva appunto di 83 elementi. Sospiri sono delle forme di vetro soffiate realizzate nella cucina dell’artista utilizzando delle pipette di vetro temperato disponibili per analisi chimiche, scaldate sulla fiamma e modificate col respiro. La forma che se ne è ricavata è totalmente casuale ed organica, a seconda della forza di emissione dell’aria dalla bocca, ed è come se cristallizzasse in una materia un dato fortemente immateriale. Integra Sospiri un brevissimo filmato in loop, Forca Rossa-Fine della Natura, del 2013, dove è ancora il respiro a dare forma al desiderio di “scolpire l'aria”.
In questa mostra ho direttamente “preso cura” di me stesso e della mia ospite ma l’occasione si avvale di un contributo di testo, che sarà presente in mostra, di Alessandro Castiglioni, con il quale condivido una buona parte di quello che faccio, tanto che talvolta anche quando non è implicato direttamente lo è comunque!
tutti i giorni su appuntamento al 335 8051151
Per l’occasione sarà presentato un
testo di Alessandro Castiglioni e il n° 3 della fanzine riss(e)
realizzato da Alessandro Di Pietro
Ho invitato Patrizia Giambi a realizzare questa mostra con me perché Patrizia ha fatto un’articolato lavoro sul respiro una decina d’anni fa: 83 sospiri per una mostra, presentato a Palazzo Albiroli a Bologna e anticipato un anno prima, in altre modalità, a Lubiana e a Nizza. A riss(e) vengono presentati 9 elementi risalenti all’installazione originale del 2002 che invece si componeva appunto di 83 elementi. Sospiri sono delle forme di vetro soffiate realizzate nella cucina dell’artista utilizzando delle pipette di vetro temperato disponibili per analisi chimiche, scaldate sulla fiamma e modificate col respiro. La forma che se ne è ricavata è totalmente casuale ed organica, a seconda della forza di emissione dell’aria dalla bocca, ed è come se cristallizzasse in una materia un dato fortemente immateriale. Integra Sospiri un brevissimo filmato in loop, Forca Rossa-Fine della Natura, del 2013, dove è ancora il respiro a dare forma al desiderio di “scolpire l'aria”.
In questa mostra ho direttamente “preso cura” di me stesso e della mia ospite ma l’occasione si avvale di un contributo di testo, che sarà presente in mostra, di Alessandro Castiglioni, con il quale condivido una buona parte di quello che faccio, tanto che talvolta anche quando non è implicato direttamente lo è comunque!
Ermanno Cristini
E’, con Alessandro Castiglioni, ideatore di ROAMING, un
progetto di ricerca che attualmente ha realizzato
22 mostre in musei e project spaces di altrettanti paesi europei, coinvolgendo
oltre cento artisti di diverse nazionalità. I temi del
confronto e della negoziazione sono alla radice del suo lavoro ed hanno
prodotto altre esperienze, come quella di DIALOGOS che ha dato luogo nel 2010
ad una mostra ad Assab One, a Milano e nel 2013 al MACT/ CACT di Bellinzona in
Svizzera, di CHIRALITA’, di FESSURE, di
PRIERE DE TOUCHER, ecc. Dal 2009 ha aperto la sua casa studio invitando ad
esporre altri artisti nell’avventura de
L’OSPITE E L’INTRUSO, che, dal 2011 ha dato vita ad un nuovo progetto di mostre
“domestiche”, che si chiama RISS(E).Patrizia Giambi
Ermanno Cristini, Breath (Duetto), Foto Luca Scarabelli