Samuele Menin, Giovanni Morbin
a cura di Rossella Moratto, Lidia Sanvito
a cura di Rossella Moratto, Lidia Sanvito
21 aprile - 19 maggio 2013
Due artisti, un critico d’arte e un’artista che è anche storico dell’arte si sono cimentati in un tentativo di esplicitare i passaggi, i punti di contatto e le articolazioni che giustificano la scelta degli attori di una specifica eredità storica. Mescolanze dei ruoli, incroci dei percorsi, con al centro una concezione della scultura dove i materiali siano essi stessi il codice del linguaggio ineffabile dell’arte, senza casualità, né ammiccamenti o distrazione, auspicando, in sintesi, che la sciattezza nell’uso della materia non determini un clamoroso tonfo dei significati.
Giovanni Morbin, L’opposizione del pollice, 2009, grafite e foglia d’oro su carta, cm. 50x35
Jean Arp, ottone
Samuele Menin, Brown(Arp), 2013, creta, alluminio, gesso, laminare plastico, vetrificante, cm. 25x65x20
Jean Arp, Samuele Menin
Samuele Menin, Brown(Arp), 2013, creta, metallo, cera, gasbeton, cm.25x105x20
Giovanni Morbin,
Mostra. Mauro Roncolato
mostra Duchamp a Orbin Giovanni, 1987, performance, light box, cm 25x35
Samuele Menin, Brown(Arp), 2013,
creta,
alluminio, ferro, gesso, laminare plastico, vetrificante, cm.110x60x120